Glossario Esoterico

dalla A alla D

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Blood Dominium

    Group
    Administrator
    Posts
    11,830
    Location
    Treviso

    Status
    Offline
    Qui inizia il glossario ^^ se cercate approfondimenti di qualcosa, prima cercate (tramite l'uso dello strumento "cerca" in basso a destra o in home) che non ci sia già, altrimenti potete richiedere l'approfondimento qui sotto v.v buona visione

    A (sanscr.) non. È la prima lettera in tutti gli alfabeti del mondo, eccetto qualcuno, come il Mongolo, il giapponese, il tibetano, l'etiope, [etc]. È una lettera di grande potere mistico e "virtù magica" ed il suo valore numerico è uno. È l'Aleph degli ebrei, simboleggiato dal Bue o Toro; l'Alfa dei greci, uno ed il primo; l'Az degli Slavi, indica il pronome "io" (riferito all' "Io che io sono"). In Astrologia, il Toro (il Bue o Toro o l'Aleph) era il primo dei segni Zodiacali, essendo il suo coloure bianco e giallo. L'Aleph sacro acquisisce una ancora maggiore sacralità nella Kabala cristiana dove indica la Trinità nell'Unità, essendo composta di due Yods, uno diritto, l'altro invertito con una sbarra inclinata o nexus... Kenneth R.H. Mackenzie afferma che "la Croce di Sant'Andrea ha dei significati occulti." Il nome divino, il primo nella serie corrispondente ad Aleph, è AeHeIeH o Ahih.

    AAHALA (egiziano). Una delle divisioni del Kerneter o regioni infernali, o Amenti; la parola indica il "Campo di Pace."

    AANROO (egiziano). La seconda divisione di Amenti. Il campo celestiale di Aanroo è circondato da un muro di ferro. Il campo è coperto di grano, ed il "Morto" è rappresentato mentre lo spigola, per il "Signore dell'Eternità"; alcuni hanno raccolto spighe alte tre cubiti, altri cinque, ed altri ancora sette. Coloro che hanno raggiunto gli ultimi due numeri sono entrati nello stato di beatitudine (che in Teosofia è chiamato Devachan); glii spiriti dei disincarnati il cui raccolto era alto tre cubiti sono andati all'inferno (Kamaloka). Il grano era per gli egiziani il simbolo della Legge del Castigo o Karma. I cubiti si riferivano ai sette, cinque e tre "principi"umani.

    AB L'undicesimo mese dell'anno civile ebreo; il quinto dell'anno sacro, che inizia a luglio

    ABADDON (ebr.). Un angelo dell'Inferno, corrispondente al greco Apollyon

    ABATUR (gnostico) Nel sistema Nazareo è l' "Antico di Giorni," Antiquus Altus, il Padre del Demiurgo dell'Universo, è chiamato la Terza Vita o "Abatur." corrisponde al Terzo "Logos" nella Dottrina Segreta. (Vede Codice Nazaraeus.)

    ABBA AMONA (ebr.) "Padre-Madre"; i nomi occulti dei due Sephiroth maggiori, Chokmah e Binah, della triade superiore, l'apice del quale è il Sephira Kether. Da questa triade discende il settenario inferiore dell'Albero dei Sephiroth

    ABDUCTION (ing.) Rapimento di un essere umano da parte degli alieni

    ABHAMSI .Nome mistico dei "quattro ordini di esseri": Dei, Demoni, Pitris ed Uomini. Gli Orientalisi in qualche modo collegano il nome al termine "acque," ma la filosofia esoterica connette il suo simbolismo con Akasa, l'eterea "acqua delloi spazio," poiché è sui sette piani dello "spazio" che i "quattro ordini di esseri inferiori" ed i tre Ordini più alti di Esseri Spirituali sono nati. (Vedere Dottrina Segreta I. p. 458, e "Ambhamsi.")

    ABHASVARAS I Deva o "Dei" della Luce e del Suono, la più alta delle tre regioni celestiali (piani) superiori del secondo Dhyana. Una delle 64 classi di Deva, rappresenta un certo ciclo ed un numero occulto.

    ABHAVA Negazione, o non-esistenza di oggetti individuali; la sostanza noumenica, o obiettività astratta (a, non; bhava, non-essere)

    ABHAYA (sanscr.) Libertà dalla paura. Abhaya è anche quella pace mentale e serenità che proviene dall'amore perfetto, come dice la Bibbia: "la castità dell'amore Perfetto eliminai tutta la paura."

    ABHAYAGIRI "Mount Fearless" in Ceylon. Ha un antico Vihara, o Convento nel quale il famoso viaggiatore cinese Fa-hien creò 5.000 preti buddisti ed asceti nell'anno 400 della nostra era, ed una Scuola chiamata Abhayagiri Vasinah, "Scuola della Foresta Segreta". Questa scuola filosofica era ritenuta eretica, poiché gli asceti studiavano entrambe le dottrine del "grande" e del "piccolo" Veicolo (i sistemi Mahayana ed Hinayana), ed il Triyana o i tre gradi successivi dello Yoga; proprio come una certa Fratellanza sull'Himalayas. Questo prova che i "discepoli di Katyayana" erano e sono asettari. (Vedi "Sthavirah, Scuola"). Era la più mistica di tutte le scuole, rinomata per il numero di Arhats che ha prodotto. La Fratellanza di Abhayagiri li ha chiamati i discepoli di Katyayana, il Chela favoriti di Gautama, il Buddha. La tradizione narra che, a causa dell'intolleranza bigotta e della persecuzione, hanno lasciato Ceylon e sono passati sull'Himalaya, dove sono tuttora.

    ABHIDHARMA la terza divisione del "Tripitaka" o canone buddista. Contiene le dissertazioni filosofiche e metafisiche dei buddisti, e da lui le scuole Mahayana e Hinayana hanno derivato le loro dottrine fondamentali.

    ABHIJNA Sei doni "soprannaturalI" che il Buddha Sakyamuni ha acquisito nella notte in cui raggiunse lo stato di Buddha. Questo è il "quarto" grado del Dhyana (il settimo negli insegnamenti esoterici), che deve essere raggiunto da ogni vero Arhat. In Cina gli iniziat asceti buddistici riconoscono sei di tali poteri, ma in Ceylon ne riconoscono solo cinque. Il primo Abhijna è Divyachakchus, la vista istantanea di qualunque cosa si desideri vedere; il secondo, è Divyasrotra, il potere di comprendere qualunque suono, ecc.

    ABHIMANIM Il nome di Agni (fuoco) il "figlio maggiore di Brahma," in altre parole, il primo elemento o Forza prodotto dall'evoluzione dell'universo (il fuoco del desiderio creativo). Da sua moglie Swaha, Abhimanim ebbe tre figli (i fuochi) Pavaka, Pavamana e Suchi, e questi avevano "quaranta-cinque figli, che, col figlio originale di Brahma e suoi tre discendenti, costituiscono i quaranta-nove fuochi" dell'Occultismo

    ABHIMANYU Un figlio di Arjuna. Uccise Lakshmana il secondo giorno della grande battaglia del Mahabharata, e venne ucciso a sua volta il tredicesimo

    ABHINIVESA (sanscr.) possessività

    ABHUTARAJASAS Una classe di Deva durante il quinto Manvantara. Brillanti esseri incorporei che non hanno corpo astrale (a, non; bhuta, corpo; raj, brillante.)

    ABHYASANA. Contemplazione continuata di un oggetto (abhi, in; asa, tuffarsi: "tuffare [se stessi] nello [studio].")

    ABIB (ebraico) Il primo mese sacro ebreo. Detto anche Nisan

    ABRACADABRA. Parola simbolica che appare nel trattato di medicina in versi di Samonico. Secondo Godfrey Higgins deriva da "Abra" o "Abar" che significa "Dio" in celtico e "cad" "santo". È una parola usata negli incantesimi e spesso incisa sui cammei a guisa di amuleto.

    ACACIA. Una pianta che, nella Massoneria, viene usata come simbolo di iniziazione, immortalità e purezza.

    ACHARA (dal sanscrito). Regola, abitudine.

    ADAMO CADMON (dall'ebraico). Rappresenta "L'uomo celeste", perfetto, che non è ancora caduto a causa del peccato originale. Nella Cabala corrisponde al Logos manifesto, corrispondente al terzo Logos degli insegnamenti teosofici.

    ADAMO (dall'ebraico). Significa "il Primo" e, in greco, viene chiamato Didumos. Nella Cabala significa sia "terra rossa" che "l'Unigenito". Nel Genesi (primo libro della Bibbia), viene indicato come un essere contemporaneamente "maschio e femmina".

    ADE o AIDE (dal greco). Indica un mondo invisibile: il paese delle ombre. Una regione dell'Ade era il Tartaro, dove si poteva arrivare attraversando un fiume e, per la Chiesa, rappresentava il luogo dove i peccatori trovano la giusta posizione, ovvero l'Inferno.

    ADEPTO (dal latino adeptus). Colui che ha conseguito la quinta Iniziazione.

    ADONAI o ADONE (dall'ebraico). Viene tradotto con "Signore" e, nell'astronomia, rappresenta il Sole.

    ADVAITA (dal sanscrito). Che è senza secondo.

    ADVAITA-VEDANTA (dal sanscrito). Darsana (vedi) metafisico che nega ogni dualità. Ne sono fondatori Gaudapada e Samkara.

    ADVAITA (dal sanscrito). Una setta vedanta fondata da Sankaracharya, il più grande dei saggi bramini. Vi sono altre due scuole che si definiscono Vedantiche: la Dvaita (dualistica) e la Visishtadvaita.

    ADYTUM (dal greco). Indica il luogo segreto e sacro nei templi pagani, Corrisponde al Santo dei Santi degli ebrei ed al santuario posto negli altari delle Chiese cristiane.

    AGAPE (dal greco). È la festa in cui si celebrava l'amore. Nella Chiesa primitiva tali feste volevano essere un momento di simpatia, amore e mutua benevolenza. Purtroppo ne nacquero degli abusi che costrinsero ad eliminarle.

    AGATODEMONE (dal greco). Un serpente che vuole rappresentare la Divina Saggezza.

    AGATON (dal greco). Letteralmente "il bene". L'Anima del Mondo o l'Alaya dei Teosofi.

    AGIOGRAFIA. Storia della vita dei Santi.

    AGNI (dal sanscrito). Fuoco, uno dei più venerati e antichi oggetti di culto. Tre sono tradizionalmente gli stadi della sua manifestazione: come sole nel cielo, come luce nell'atmosfera, come fuoco in terra. In quanto fuoco è uno dei cinque mahabuta e concorre a formare la costituzione pitta, caratterizzata, appunto, dall'elemento igneo. Nella fisiologia ayurvedica è anche il fuoco gastrico, ossia il potere digestivo.

    Nei Veda (testo indiano) rappresenta il signore del Fuoco ed è la divinità più antica e venerata dagli Indù. Come il nostro Dio è Uno e Triplice nel contempo in quanto rappresenta anche gli altri tre aspetti del fuoco, ovvero le tre divinità Agni, Vayu e Surya. È anche il Signore del Mondo mentale.

    AGNOSTICO (dal greco). Con questa parola viene indicato chi non crede in ciò che non si possa dimostrare per mezzo dei sensi. Vi sono anche delle definizioni più filosofiche del termine.

    AHANKARA (dal sanscrito). La parte separata dell'uomo, ovvero la personalità. In altre parole è l'errata concezione della propria identità separata: l'Io. Questa ignoranza rende l'uomo egoista e personalista in quanto lo fa sentire separato dal Tutto.

    AHIMSA (dal sanscrito). La non violenza. Una delle regole dello yoga che consiste nel non uccidere, offendere o ferire gli altri con il pensiero e l'azione. È l'essenza della concezione biocentrica della cultura indiana, con il suo rispetto per le forme di vita, rispetto alla cultura antropocentrica occidentale, che assegna all'uomo la signoria sulla natura e gli animali.

    AHURA, ASURA (dallo Zend Avesta). Significa il Santo e viene anche chiamato: Alito, Ahura, Mazda ed Ormuzd. Ahura è colui che può conferire luce ed intelligenza, ben simboleggiati dal Sole. L'aspetto scuro di Ahura, per gli Europei, rappresentato da Arimane.

    AHURA MAZDA (dallo Zend Avesta). Per i parsi è una divinità personificata, il principio della Luce divina universale.

    AKASHA (dal sanscrito). Etere universale che pervade l'intero universo. Essenza principiale di ogni cosa. È la sostanza primordiale che la scienza ha erroneamente identificato con l'etere, è assai sottile e pervade lo tutto spazio. Nei confronti dell’etere, infatti presenta lo stesso rapporto che lo spirito ha con la materia. Akasha rappresenta lo spazio universale correlato all'eterna ideazione irradiata il Primo Logos. Akasha, nei misteri sacrificali, era considerato il sovrintendente degli effetti magici nelle cerimonie religiose

    AIN SOPH o EN SOPH o AIN SUPH (dall'ebraico). È il Dio da cui Tutto emana ed espande, viene anche chiamato Sconfinato o Illimitato in quanto non vi è nessun altra divinità più elevata di questa. È il Dio senza attributi, infatti la parola "Ain" significa "Nulla".

    ALCHIMIA. (dall'arabo Ul-chemi). Rappresenta la chimica della natura e deriva da una variazione araba della parola greca che significa "succo estratto da una pianta". L'alchimia si occupa delle forze "sottili" della natura e della materia nelle sue varie forme e condizioni e del modo di controllarle. Penetrò in Europa solo nel VIII secolo d.C.; era però conosciuta e praticata da molto tempo in Cina ed in Egitto. Questo fatto è provato da numerosi papiri dove si dimostra che essa è stata lo studio favorito dei Re e dei Sacerdoti.

    Certe persone, anzi la grande maggioranza - hanno accusato gli alchimisti di ciarlataneria e di false pretese ma, ad un attento esame, uomini come Ruggero Bacone, Agrippa, Enrico Khunrath e l'arabo Geber non si possono certo considerare impostori e meno ancora dei pazzi.

    ALDILA'. Contrariamente a quanto pensano molte persone il defunto non è morto per nulla e, nell'aldilà, ha tante cose da fare. La maggior parte di essi, rimane ancora legata alle cose terrene (parenti, amici, ecc.) e, soffrendo, restano nelle loro prossimità fintanto che qualche spirito luminoso li aiuterà a separasi dalla cose terrene. Coloro che sono invece vissuti nell'amore, prendono presti il volo verso mondi sublimi, dove navigheranno nella felicità e nella gioia. Vedasi anche: Morte (vita dopo la).

    ALESSANDRINA. Fu una Scuola filosofica che, in Alessandria d'Egitto, fu per diversi secoli un'importante sede del sapere e della filosofia. Rimase celebre per la sua biblioteca, nota con il nome di "Alessandrina" che, all'inizio, conservava circa 700.000 rotoli o volumi.

    ALKAHEST (dall'arabo). Il solvente universale dell'alchimia e, nel misticismo, rappresenta il Sé Superiore. Quando l'uomo materiale si ricongiunge con l'uomo divino il corpo umano ed i suoi attributi vengono infatti "dissolti" nella loro essenza primigenia.

    ALLAN KARDEC. Vedasi: Kardec.

    ALLUCINAZIONE. Uno stato anormale della mente che può essere prodotto da disordini fisiologici, dalla medianità e talvolta anche dalle bevande alcoliche e dalle droghe. La vera causa va comunque ricercata in immagini di luce astrale percepite da una persona che in quel momento è psichicamente sensibile.

    Mentre l'ebbro o il medium inesperto vedono cose confuse, senz'essere capaci di controllarle, colui che è spiritualmente evoluto hanno la possibilità di scelta e controllo di tali visioni.

    ALTA MAJOR. È uno dei chakra posti sulla testa. È localizzato sulla nuca e controlla la spina dorsale.

    ALTRUISMO (deriva da "alter" che significa "altro"). La qualità opposta all'egoismo che porta ad offrire benefici agli altri senza alcun interesse da parte propria.

    AMEN (dall'ebraico). Siccome nella lingua ebraica le lettere corrispondono a dei numeri questa parola, formata dalle lettere AMN = 1+40+50=91 è simile a "Jehova-Adonai", cioè 10+5+6+5 e 1+4+50+10=91. Significa "verità" e, posta alla fine delle preghiere, significa "così sia". Gli egiziani usavano la parola AMEN per invocare il loro grande Dio del Mistero, Ammone o Ammas, affinché si manifestasse.

    AMMONIO SACCA. Un filosofo amante della verità, che visse in Alessandria tra il II ed il III secolo d.C.. Fondò la scuola neoplatonica e filaletiana, detta anche "la scuola degli amanti della verità". Per la sua bontà e saggezza venne definito "istruito da Dio". È notevole che, pur considerandone i lati buoni, si ribellò al cristianesimo perché non vi trovava nulla di superiore alle religioni più antiche.

    ANALOGISTI. Venivano così chiamati i discepoli di Ammonio Sacca (vedasi sopra) perché usavano i principi di analogia e corrispondenza, per interpretare le leggende sacre e così pure i miti e i Misteri.

    ANANDA (dal sanscrito). Significa suprema beatitudine, gioia, felicità. È stato anche il nome di un discepolo favorito di Gotamo (o Gautama), il signore Budda.

    ANASSAGORA. Fu un famoso filosofo ionico, che visse nel 500 a. C., studiò filosofia sotto Anassimene di Mileto. Fu seguito da uomini famosi tra cui citiamo Socrate, Euripide ed Archelao. Fu molto versato nell'astronomia e spiegò apertamente il movimento dei pianeti, le eclissi de] sole e della luna, ecc. Insegnò anche che gli atomi sono messi in moto dal nous (intelligenza universale, il Mahat degli Indù ), ovvero un'Entità eterna e spirituale. Era anche convinto che la "vera" esistenza delle cose non può essere provata con mezzi strumentali. Lasciò il corpo a 72 anni, mentre era in esilio a Lamsaco.

    ANIMA. Rappresenta l'essenza spirituale dell'uomo. Può essere chiamata con molti nomi, tra essi: Sé superiore, Maestro Interiore, Angelo Solare e Cristo interiore. Vedasi anche: EGO.

    ANIME ERRANTI. Vedasi: Spiriti erranti.

    ANIMA MUNDI (dal latino). Indica la divina Essenza che pervade, permea. anima e informa tutte le cose, dai più piccoli atomi della materia, all'uomo, a Dio. Nel suo aspetto più alto è il Nirvana, in quello più basso, la luce astrale. Ogni anima umana è nata dal suo distacco dall'Anima mundi.

    ANNAMAYA KOSHA (dal sanscrito). Un termine usato per indicare il corpo fisico o "Sthula Sharira".

    ANOIA (dal greco). Indica l'incapacità di comprendere, se volgiamo la "follia". Platone ed altri usò tale parola per indicare la mente inferiore quando è troppo strettamente vincolato al corpo astrale.

    ANONTE. Essere in evoluzione. Generalmente indica un disincarnato che ha superato la fase di purificazione.

    ANTAHKARANA. È il ponte con cui un individuo, evolvendo spiritualmente, arriva a collegare mente inferiore e quella superiore e permette la comunicazione fra le due.

    ANTAHIKARANA o ANTASKARANA (dal sanscrito). Parola con svariati significati. Per Sankaracharya significa "comprensione", per altri come l'insieme del pensiero e dell'egoismo. Per gli occultisti è "un ponte" che permette a tutto ciò che l'uomo fa di nobile e bello di essere registrato nel suo corpo causale rendendolo più bello e luminoso. Perciò solo ciò che è nobile, spirituale e divino resta patrimonio dello spirito dell'uomo per tutta l'eternità.

    ANTROPOMORFISMO. Deriva dal greco Antropos e significa uomo. Indica anche l'atto di rappresentare Dio o gli Dei con una forma umana dandogli così attributi e qualità umane.

    ANUGITA (dal sanscrito). Un volume dell'opera indù "Upanisad". È un trattato molto occulto.

    APANTOMANZIA. Metodo di previsione grazie a incontri casuali con uccelli e altri animali. Si può dire che includa i moderni presagi tipo "gatto nero". Il classico esempio è stato quello della fondazione di Città del Messico nel luogo in cui gli antichi indovini avevano visto un'aquila levarsi a volo da un cactus, con un serpente fra gli artigli. Questo augurio è oggi raffigurato nello stemma del Messico.

    APPARIZIONI. Si tratta di forme spettrali più o meno definite, che si presentano improvvisamente a una o più persone. A volte danno anche consigli o messaggi. Le apparizioni possono comparire ad una persona che sta abbandonando questo corpo terreno; vi sono al proposito molte attendibili testimonianze di parenti, medici ed infermiere.

    I testimoni asseriscono che qualche ora prima della morte, i moribondi possono avere visioni di parenti, amici defunti, o esseri del mondo invisibile che vengono a confortarli e ad accompagnarli nell'aldilà. In alcuni casi si pensa che tali visioni siano solo delle allucinazioni (vedi) ma vi sono dei casi in cui il moribondo fornisce delle informazioni a lui sconosciute ed allora si pensa che l'apparizione ci sia stata davvero.

    APOLLO BELVEDERE. La statua più bella e perfetta tra tute quelle che rappresentano Apollo, figlio di Giove e di Latona, chiamato anche Febo, Elio, Sole e il raggiante. Fu trovata nelle rovine di Anzio nel 1503 e si trova nella galleria del Belvedere in Vaticano a Roma.

    APOLLONIO DI TIANA. Un grande filosofo nato in Cappadocia all'inizio del primo secolo. Studiò la filosofia pitagorica ed altre discipline sotto Euseno di Eraclca. Seguendo le tradizioni della scuola pitagorica mangiava solo frutti ed erbe, non beveva vino, portava abiti fatti di fibre naturali, camminava scalzo e non si tagliava i capelli. I preti del tempio di Esculapio (Asclepio) in Egeo, lo iniziarono e gli insegnarono i segreti per guarire le malattie, mediante il Dio della medicina.

    Predicò agli Ateniesi ed in altri Stati la più pura e più nobile moralità, ed era in grado di produrre fenomeni tanto meravigliosi quanto numerosi e veramente autentici. I suoi talismani - si domandò stupefatto Giustino Martire - hanno davvero un grande potere perché sono in grado di impedire la furia delle tempeste, la violenza dei venti e gli assalti delle bestie feroci.

    Egli aprì anche una scuola esoterica in Efeso, e lasciò il corpo quando aveva circa cent'anni.

    APPORTO. Si indica con questo nome il fenomeno per cui, improvvisamente, può comparire, in un ambiente chiuso, un oggetto che era posto in un altro luogo. Il fenomeno, pertanto, presume che l'oggetto in questione debba attraverso la materia (il muro o il soffitto). L'apporto può avvenire con oggetti animati o inanimati: si sono visti comparire fiori, animali ed anche esseri umani (in questo caso si chiama trasporto).

    Esiste anche un fenomeno contrario all'apporto che prende il nome di asporto: in questo caso un oggetto sparisce improvvisamente. Generalmente questi fenomeni accadono durante una seduta medianica (vedi).

    ARCA dell'Alleanza. Era così chiamata una specie di santuario comune agli Egizi, Indù, Caldei, Ebrei e Messicani. Generalmente conteneva delle reliquie sacre e quella degli Ebrei, afferma S. Sharpe, l'egittologo, aveva le stesse dimensioni di quella dedicata ad Osiride dagli Egizi. Generalmente veniva trasportata dai sacerdoti usando dei bastoni infilati negli anelli di sostegno, durante le sacre processioni. [Consigliamo, a chi desidera approfondire l'argomento, la lettura dell'interessante testo di Graham Hancock per le edizioni Piemme, dal titolo "Il mistero del Sacro Graal"]

    ARCANGELO. Indica l'Angelo dell'ordine più alto. La parola deriva dalle due parole greche: arch=primo, e angelos=messaggero.

    ARCANI MAGGIORI. Vedasi: Tarocchi.

    ARHAT o ARAHAT o ARHAN o RABAT (dal sanscrito). Indica una persona che, essendo perfetta, non deve più rinascere in un corpo terreno.

    ARIANI. Venivano così indicati i seguaci di Ario, un prete della Chiesa di Alessandria nel 4° secolo. È notevole come Ario ritenesse il Cristo come un essere creato ed umano, sempre inferiore a Dio-padre anche se grande e nobile uomo. Lo riteneva un vero adepto (vedi), che conosceva tutti i Misteri divini.

    ARIMANE. Vedi Ahura, Asura.

    ARITMOMANZIA. Antica forma della numerologia, che si riferisce soprattutto alla divinazione mediante i numeri e i valori delle lettere.

    ARONNE (ebraico). Il fratello maggiore di Mosè ed il primo Iniziato della Legge israelitica. Il nome significa "Illuminato", o l'Illuminato. Aronne inizia la linea, o Gerarchia, degli Iniziati Nabim, o Veggenti.

    ASANA (dal sanscrito). La terza delle otto sezioni dello yoga. Consiste nella pratica di diverse posizioni.

    ASHOKA (dal sanscrito). Imperatore della dinastia Maurya, nipote di Candra Gupta, suo fondatore. Regnò per 36 anni, all'incirca dal 234 al 197 a. C. Convertitosi al buddismo abbracciò il principio di non violenza e di rispetto per gli altri abolendo i sacrifici cruenti e, per eccesso di zelo, anche la pratica chirurgica, che cadde così in grave declino.

    ASHRAM (dal sanscrito). Luogo di ritiro. Un luogo spirituale dove un Maestro raduna impartisce i suoi insegnamenti, siano essi personali o di gruppo.

    ASPARSA YOGA (dal sanscrito). Lo yoga del "non contatto", del "senza sostegno" di Gaudapada e Samkara.

    ASPETTI. Ogni Vita che prende forma si presenta con un suo aspetto ben definito. Nella concezione cristina Dio si propone all'uomo con i seguenti aspetti: Dio Padre, la volontà. Dio Spirito Santo, la saggezza. Dio Figlio, l'Amore.

    ASPIRANTE. Colui che si sforza, lavorando su di sé ed "aspirando" a conseguire uno stato di coscienza superiore che lo porti a comprendere e riconoscere il suo vero Sé, la parte divina in lui. Indica perciò chi percorre il Sentiero Spirituale per ottenere purezza di pensiero, retto movente e giusta azione.

    ASPORTO. Vedasi: Apporto.

    ASRAMA (dal sanscrito, significa "condizione di vita"). I quattro stadi della vita nella società tradizionale indù (dal sanscrito). 1. Brahmacarin (studente); 2. Grihastha (capo di famiglia); 3. Vana prastha (eremita); 4 (dal sanscrito). Samnyasin (asceta rinunciatario).

    ASSOLUTO. Termine utilizzato per indicare il Principio Universale, l'unica realtà, il Tutto.

    ASTRALE, CORPO. Quella parte del nostro essere che percepisce le emozioni e prova i desideri. In talune Scuole viene anche chiamato "corpo del desiderio". Diventa tanto più sottile quanto più una persona vive e pensa spiritualmente e tanto più grossolano quanto più la vita è diretta solo alle cose materiali. Nell'Esoterismo viene anche chiamato "Linga Sharira" o "Doppelganger".

    ASTRALE, LUCE (termine occulto). Regione invisibile che circonda la Terra ed i vari globi celesti. È assai sottile, ed è visibile solo dai chiaroveggenti.

    ASTROLOGIA. Mentre l'Astronomia studia il movimento dei corpi celesti l'Astrologia studia l'effetto che essi hanno sugli uomini e sulle cose del mondo. Sembra che sia la scienza più antica. Si pensi che già nel 135 d.C., Claudio Tolomeo, un famoso geografo e matematico, scrisse il suo Tetrabiblo, che ancora forma la base della moderna astrologia.

    La Chiesa la condanna perché dice che pretende di prevedere il futuro ma ciò non è vero. La vera Astrologia prevede la posizione dei pianeti con calcoli astronomici e dice di fare certe cose o non farle in funzione di tale posizione. In altre parole lo stesso religioso che celebra la Pasqua alla prima Luna piena dopo l'equinozio di primavera o imbottiglia il vino a Luna calante si serve delle informazioni fornite dall’astrologia.

    Gli antichi Egizi e Caldei furono i migliori cultori di Astrologia. Va comunque precisato che il loro modo di interpretare i movimenti stellari differiscono considerevolmente da quelli moderni. Pare che Ippocrate avesse una fede tanto viva nell'influenza degli astri sugli esseri animati e sulle loro malattie, da raccomandare espressamente di non credere ai medici che fossero ignoranti di astronomia.

    ASURA (dal sanscrito). Mentre sembra che indichi elementi maligni, demoni e non-divinità, esotericamente significa proprio il contrario. Nelle parti più antiche del "Rig Veda" il termine viene infatti usato per designare lo Spirito Supremo, pertanto gli "Asura" sono esseri spirituali e divini.

    ATHARVA VEDA. Vedasi: Veda.

    ATENAGORA. Un filosofo di Atene che, nel 177 d.C., scrisse a Marc'Aurelio, affermando che le accuse lanciate contro i cristiani (ovvero che fossero incestuosi e uccidessero i bambini per mangiarli), erano false.

    ATLANTIDE. Il continente sommerso nell'oceano Atlantico. Le attuali Azzorre sono tutto ciò che ne è rimasto. Fu dimora della quarta Razza Madre (Atlantidea).

    ATLANTIDI (dal greco). Furono gli abitanti di Atlantide, un grande continente localizzato nell'oceano atlantico e scomparso circa 12000 anni fa. Platone ne sentì parlare da Solone che, a sua volta, aveva sentito queste cose dai sacerdoti egizi. Voltaire, pur essendo molto critico, ebbe ad affermare che "Atlantidi apparvero in Egitto... e nella Siria, nella Frigia come pure in Egitto e istituirono il culto del Sole".

    ATHARVA VEDA (dal sanscrito). Vedasi: Veda.

    ATMAN o ATMA (dal sanscrito). Così viene definito lo Spirito dell'uomo, la scintilla (monade) divina in lui. È il "Sé", l'Assoluto in noi e Questo è completamente fuori del tempo-spazio-causalità. Con la sua sola presenza l'Atman dà vita a tutto e tutto si riassorbe nell'Atman.

    ATOMI PERMANENTI. Dicesi di cinque atomi speciali, se ne trova uno in ogni corpo usato dall'uomo nella sua evoluzione, ovvero: fisico, emotivo, mentale, buddhico e atmico. Questi atomi, in ogni vita terrena, raccolgono le informazioni necessarie per preparare i corpi per la futura incarnazione.

    AUGURIO. L'arte della divinazione in generale, che si volge soprattutto all'interpretazione del futuro sulla base di vari segni o presagi.

    AUM. Vedasi: Om.

    AURA (dal greco e dal latino). Una nube sottile che circonda il corpo umano, quello degli animali e delle altre creature viventi. Negli uomini l'aura cambia colore riflettendo così gli stati d'animo e l'evoluzione spirituale, non per nulla i santi sono raffigurati con un aura gialla intorno al capo.

    AUTOSCOPIA. Fenomeno per cui il medium, o un individuo particolarmente sensibile, vede il suo stesso corpo fisico da fuori.

    AVATAR o AVATARA (dal sanscrito). Letteralmente significa "discende da molto lontano" ed indica una Incarnazione divina in un essere umano di un Essere altamente evoluto che non ha più la necessità di rinascere in un corpo mortale. Krishna è considerato un Avatar di Vishnù; il Dalai-Lama di Avalokiteshvara.

    AVITCHI (dal sanscrito), Una condizione terribile o "inferno ininterrotto" in cui "i colpevoli muoiono e rinascono senza interruzione tuttavia senza speranza della redenzione finale". Rappresenta uno stato in cui certi uomini senza anima sono condannati a vivere nel mondo materiale.

    BACCO (dal greco). Superficialmente viene così chiamato il dio del vino e della vendemmia, della licenziosità e della gioia. Andando in profondità si copre però che il significato esoterico di questa personificazione è molto più complesso. Si può infatti correlare all'Osiride Egizio e la sua vita assomiglia a quelle delle altre divinità solari. Tutte queste divinità, infatti, nascono per sopportare i "peccati del mondo", vengono uccise e quindi rinascono (si vedano il Cristo dei cristiani, Dionisio della Frigia e Adone o Tammuz della Siria, ecc.).

    Astronomicamente queste divinità rappresentano il Sole e, nell'uomo, sono simboli dell'anima che, come il sole "risorge" dal letargo invernale, risorgerà un giorno per ritornare nella patria celeste.

    BARONTE. Significa "essere gravoso". Si definisce con questo nome un trapassato che si trova in stato di espiazione e quindi di purificazione, per poter rinascere nuovamente onde lottare ed evolvere spiritualmente.

    Il baronte, mentre era in vita, era schiavo delle più turpi passioni ed è quindi carico di "scorie psichiche", per le quali, conserva i desideri materiali e le tendenze, l'indole, le caratteristiche della esistenza terrena. Per tale ragione il baronte può influenzare qualche persona vivente e forzarla in attività che possono essere dannose ed anche malvagie; ne è esempio la Possessione. Vedi anche Elementali.

    BAGAVAD GITA (dal sanscrito). Vedasi: BHAGAVAD GITA.

    BASILIDE. Fu il fondatore di una delle sette gnostiche filosofiche. Passò la vita dedicandola alla contemplazione delle cose divine.

    BATTESIMO (dal greco). È essenzialmente un rito di purificazione da millenni praticato nei sacri laghi dell'India e nelle cerimonie notturne nelle piramidi in cui si può ancora vedere il fonte battesimale sotto forma di sarcofago. Giovanni il Battista introdusse questo rito anche nella Chiesa cristiana dove è tuttora vigente.

    BHAGAVAD GITA (dal sanscrito). È una parte del Mahabharata, un grande poema epico indù e, letteralmente, significa "il canto del beato". L'opera è tessuta intorno ad un dialogo dove l'auriga Krishna ed il suo allievo Arjuna discutono del controllo mentale ed altri argomenti psico-spirituali. I suoi versi espongono la sottile arte di conciliare le tendenze opposte tra i doveri che ognuno deve rispettare e il desiderio di una evoluzione costante.

    Questo poema riassume, attraverso un dialogo di semplicità eccezionale, tutta la filosofia Vedanta, cardine del pensiero induista. La sua importanza è tale da essere posta alla stregua delle Shruti, o rivelazioni dell'Assoluto (come i Veda), pur facendo parte, invece, delle Smriti, o testi scritti da asceti che commentano le rivelazioni dell'Assoluto all'uomo.

    Può essere interessante notare che nella "Bhagavad Gita" viene rappresentata, sotto forma simbolica di lotta fisica, la lotta che la parte superiore dell'uomo deve costantemente fare con la parte inferiore, i suoi desideri terreni e le sue umane passioni. In poche parole descrive quanto sia difficoltoso camminare sul sentiero dell'evoluzione spirituale.

    BHUTA VIDYA (dal sanscrito). Psicologia.

    BIBLIOMANZIA. Divinazione mediante libri aperti a caso.

    BILOCAZIONE o OOBE (Out of the body experience = esperienza fuori dal corpo). Questo fenomeno avviene quando una stesso persona diventa visibili in due località magari distanti tra loro. Generalmente il corpo fisico di una persona giace addormentato in un luogo mentre il suo corpo astrale può spostarsi nello spazio. La bilocazione può avvenire durante la veglia, il sonno, la trance (vedi) o l'anestesia le operazioni chirurgiche, è infatti successo che il soggetto sia uscito dal corpo ed abbia assistito dall'alto al proprio intervento.

    Attualmente l'OOBE è il fenomeno più studiato in quanto aiuta a dimostrare l'esistenza di "qualcosa" che può sussistere indipendentemente dal corpo fisico; questo fatto, ovviamente, può aiutare a capire che cosa avviene dopo la morte.

    BIOPLASMA. Plasma biologico composto di particelle ionizzate, organizzate in costellazioni. Gas o vapore completamente ionizzato, sorgente di energia contenuta nel campo magnetico del corpo.

    BIOPSICHICA. Ipotesi della esistenza di atomi spirituali; posta la quale, si pensa di poter risolvere i problemi della psichicità e quindi anche quelli preternaturali o, meglio, sfuggenti ai sensi.

    BODHISATTVA (dal sanscrito). Indica coloro in cui l'essenza (sattva) è divenuta intelligenza (boddhi) e che necessitano una sola incarnazione per divenire spiritualmente perfetti. Generalmente indica il Signore Maitreya, il Cristo o Istruttore del Mondo che, nella Gerarchia Planetaria è a capo di tutte le religioni del mondo e il Maestro di tutti i Maestri: l'Istruttore sia degli Angeli che degli uomini.

    BOEHME Giacomo. Un filosofo mistico che fu uno dei più eminenti teosofi del medioevo. Nacque verso il 1575 e depose il corpo nel 1624. Mentre da ragazzo era solo un semplice pastore da adulto fu un chiaroveggente di straordinario potere. Scrisse alcune opere che ancor oggi sono riconosciute come piene di verità scientifiche. Va notato che egli le scrisse non per cultura propria ma per le illuminati visioni che ebbe dell'Universo.

    Egli affermò che la scienza dell'uomo "non deriva da lui" bensì da Dio, che le espone all'uomo nella misura che ritiene opportuna. Se avesse avuto una cultura teosofica avrebbe saputo che il "Dio" che parlava per mezzo del suo incolto ed inesperto cervello non era altro che il suo Ego divino.

    BONA-OMA o Bona Dea. Era così chiamata una dea romana, ritenuta patrona delle donne che erano arrivate all'iniziazione. Veniva anche chiamata Fauna per ché era figlia di Fauno. Il suo culto era strettamente riservato alle donne a cui rivelava i suoi oracoli.

    BRAHAMA MUHURT (dal sanscrito). Il momento della giornata corrispondente all'alba, in cui le leggi di natura si dispongono ordinatamente per un corretto svolgimento del ciclo giornaliero. Esattamente coincide con 96 minuti prima del levar del sole. E il momento in cui un grande flusso di energia investe gli esseri viventi, tanto da essere chiamato "il tempo del nettare della vita".

    BRAHAMAN (dal sanscrito). Vedasi: BRAHMAN

    BRAHMA (dal sanscrito, genere maschile). Un aspetto della trimurti, la trinità induista, che simboleggia il potere creativo in natura, accanto a Shiva il distruttore e Vishnu, il preservatore. È la nozione del Dio creatore, l'aspetto costruttivo dell'intero mondo dei nomi e delle forme. È il Dio che esiste solo durante il Manvantara (la manifestazione di un universo) e quindi passa nel Pralaya (periodo ove non esiste nulla).

    BRAHMA (GIORNO DI) (dal sanscrito). Un periodo di 4.320.000.000 anni, detto anche Manvantara, durante il quale Brahma progetta e crea il mondo materiale. Dopo questo periodo il mondo verrà distrutto dall'acqua e dal fuoco ed inizierà un periodo di riposo detto Notte di Brahma o pralaya. (Vedasi anche: Yuga).

    BRAHMA (NOTTE DI) (dal sanscrito). Periodo uguale al Giorno di Brahma, in cui Brahma è inattivo, quasi che dormisse. Viene anche chiamato "pralaya".

    BRAHMA (ETA' DI) (dal sanscrito). Un tempo assi lungo (necessita un numero di 15 cifre per esprimerlo), in cui le Notti ed i Giorni di Brahma (vedi) si alternano continuamente

    BRAHMA VIDYA (dal sanscrito). La scienza esoterica che permette di conoscere la vera natura di Brama e Brahma.

    BRAHMACARIN (dal sanscrito). Studente.

    BRAHMAN (dal sanscrito). L'Assoluto. Quello. Esistenza unica. È l'aspetto totalmente trascendente e incondizionato sempre identico a se stesso, la realtà ultima dell'universo, assoluta ed eterna, da cui tutto promana e verso cui tutto ritorna. È il Dio impersonale e inconoscibile; l'Anima dell'Universo; l'essenza da cui tutto emana ed a cui tutto ritorna. Il Dio senza attributi, immateriale, non nato, eterno, perché senza principio e senza fine, che pervade tutto il creato. Precluso alla vista dei sensi finché non è rimossa la cecità che viene dall'ignoranza, la sua caratteristica è sat-cit-ananda: essere, coscienza e beatitudine. Portare la coscienza individuale a riunirsi con il Brahaman è la meta ultima delle pratiche meditative.

    BUDDHA (dal sanscrito). Significa "illuminato" ed è il titolo con cui si indica Gotamo Buddha, il principe di Kapilavastu, che ha posto le fondamenta per il buddismo. Nato in India attorno al 621 a.C. divenne buddha perfetto nel 592 a.C., ha conseguito il massimo grado di coscienza possibile su questo pianeta. La Sua caratteristica predominante è la Saggezza. Siccome "Buddha" è il più alto grado di sapienza e di santità per divenire un Budda si deve essere completamente distaccati dai legami creati dai sensi e dalla personalità.

    BUDDHI (dal sanscrito). È un altro modo per definire l'Anima o Mente di Dio, ovvero permeante tutto l'universo.

    BUDDHI-TAIGIASA. Vedasi Manas-Taigiasa.

    BUDDISMO. Contrariamente a quanto si pensa non è una religione ma una filosofia religiosa elaborata da Gotamo Budda. Attualmente si divide due correnti di pensiero: quella del Sud e quella del Nord (Tibet, Cina e Nepal). Si può affermare che, come filosofia, la corrente del Sud è quella che meglio rappresenta l'insegnamento originale. Per quanto riguarda il buddismo metafisico è invece preferibile l'insegnamento della corrente settentrionale.

    CABALA o QABBALAH (dall'ebraico). Significa letteralmente "tradizione orale", non scritta. Scienza segreta dei rabbini del medioevo, derivata dalle antiche dottrine occulte di provenienza Atlantidea.

    CABALISTI. Così vengono indicati gli studiosi della Cabala, ovvero gli studiosi della "scienza segreta" coloro che interpretano il significato segreto delle Scritture, considerando anche il fatto che talvolta gli stessi numeri hanno un significato letterale.

    I libri biblici: Daniele, Enoch, Ezechiele e l'Apocalisse di S. Giovanni sono puramente cabalistici.

    Tra i più famosi cabalisti citiamo, per amor di brevità: Paracelso, Enrico Khunrath, Giacomo Boehme, Roberto Fludd, i due Van Helmont, l'abate Giovanni Tritemio, Cornelio Agrippa, il cardinale Nicolò Cusano, Gerolomo Cardano, il papa Sisto IV, ed altri studiosi cristiani come Raimondo Lullo, Pico della Mirandola, Guglielmo Postel, Giovanni Roscellino, Enrico More, Eugenio Filalete, l'erudito gesuita Atanasio Kircher, il barone Christian Knorr von Rosenroth, Sir Isacco Newton, Leibniz, Lord Bacone, Spinoza, ecc.

    Ritroviamo il Cabalismo nei poemi medioevali e negli scritti di Dante Alighieri. Per quanto riguarda le sue origini vi chi le fa risalire ai patriarchi biblici, altri la fanno derivare dall'Egitto, altri ancora dalla Caldea.

    Per i cabalisti, Dio era così celato "nell'abisso del nulla", che non veniva neanche menzionato nelle loro scritture, né invocato nelle loro preghiere o contemplato nelle loro meditazioni. Per loro Dio poteva essere compreso solo attraverso i simboli e le tracce della sua esistenza che si possono trovare disseminate in tutto l'universo.

    CADUCEO (dal greco). Il Caduceo è un simbolo che veniva rappresentato sui monumenti egiziani costruiti prima di Osiride, come due serpenti attorcigliati intorno ad un bastone. I greci lo alterarono, lo troviamo infatti nelle mani di Esculapio con una forma diversa, quella del bastone di Mercurio o di Ermete.

    Astronomicamente la testa e la coda dei due serpenti rappresentano i punti dell'eclittica in cui il Sole e la Luna si incontrano, quasi in un abbraccio. Metafisicamente, invece, il caduceo rappresenta la discesa della materia primordiale nella materia grossolana o, in altri termini. Fisiologicamente rappresenta le correnti vitali che scorrono nel corpo umano.

    CAGLIOSTRO (Giuseppe Balsamo). Fu un famoso Adepto, nativo di Palermo. Come tutti coloro che dimostrano di conoscere più degli altri fu perseguitato ed infine lapidato a morte. Dovette sopportare bugie e accuse infamanti, fu comunque amico e consigliere dei potenti dei paesi che visitò.

    CAMPO PSI. Termine utilizzato in parapsicologia per indicare un'area particolare dello spazio in cui l'energia "psi" (vedi), favorisce il ripetersi di eventi paranormali.

    CAOS (dal greco) Abisso, il nulla che sta dietro ad ogni cosa personificato in Egitto dalla Dea Neith, che viene considerata anteriore a tutti gli dei. Essa ha la testa di uccello ed il suo culto risalirebbe almeno a 7000 anni fa. Mr. Bonwick ci narra nel suo ottimo libro sulla fede egizia: "... o Nout è né più, né meno, che la Gran Madre, la pura Vergine Immacolata, la divinità femminile dalla quale procedono tutte le cose".

    CARAKA SAMHITA (dal sanscrito). Il testo più importante di medicina interna pervenuto a noi dall'epoca classica.

    CARNAC. È un'antica località della Bretagna (Francia) in cui è localizzato un tempio enorme, dedicato al Sole e al Dragone, simile a quello di Stonehenge in Inghilterra ed a quello di Karnak nell'antico Egitto.

    CARTOMANZIA. Previsione della fortuna mediante le carte.

    CASTA. Un sistema in cui originalmente veniva suddiviso il popolo indiano. Si componeva di 4 classi ereditarie: Bramani (discendenti di Brama), Kshatriya (guerrieri), Vaisia (mercanti) e Sudra (agricoltori). Dalle suddivisioni originarie sono poi derivate centinaia di caste, e sottocaste.

    CATALESSI. Sospensione completa del movimento volontario dei muscoli, spesso accompagnata da una tensione muscolare generale.

    CATARSI. Liberazione interiore, purificazione.

    CATENA. Studiando l'evoluzione del nostro universo si scopre che la Terra ha attraversato dei periodi in cui era materiale ed altri in cui era spirituale, così come l'uomo passa del tempo in un corpo fisico ed altro nei mondi sottili o spirituali.

    In questo contesto la nostra Terra fa parte di una serie di 7 globi, denominati catena di cui, attualmente, rappresenta il più denso. I 7 periodi in cui un globo evolve formano una ronda, mentre 7 ronde formano una catena. (vedasi "Il Sistema Solare" di A.E. Powell, Edizioni Macro Post).

    CATENA MEDIANICA. Si forma da coloro che si radunano per sedute spiritiche, tenendosi a contatto con le mani.

    CENESTESIA. La sensibilità generale, l'insieme delle sensazioni tutte.

    CHAKRA (dal sanscrito = ruota, cerchio). Vortici di energia che collegano i vari veicoli dell'uomo (vedasi Costituzione dell'uomo). Vi sono 7 Chakra principali distribuiti lungo la spina dorsale e 21 secondari. In corrispondenza dei 7 Chakra principali si trovano le ghiandole endocrine ed ognuno di essi è in stretta corrispondenza con certe funzioni fisiche, mentali, vitali e spirituali. I 7 Chakra principali sono rappresentati come un fiore di loto che l'ascesa di Kundalini (vedi) colora e anima.

    CHANNELLING. Una nuova forma di medianità, in cui il medium approfitta di una condizione di trance (vedi) leggera al fine di comunicare con un entità dei mondi invisibili. Vedasi anche: Medianità.

    CHELA o CELA (dal sanscrito). Dicesi di un discepolo o allievo di un Maestro o Guru.

    CHERUBINO (dall'ebraico). Sono degli esseri angelici ad un livello molto alto con l'incarico di vigilare. Essi vigilavano l'ingresso dell'Eden, il Paradiso perduto, e due di essi, in forma dorata e con le ali venivano posti sull'Arca dell'Alleanza. Alcune figure . colossali rappresentati i Cherubini erano pure presenti nel Sanctum Sanctorum (luogo più santo e segreto) del Tempio di Salomone. Generalmente i Cherubini vengono rappresentati da una figura composta di quattro facce raffiguranti: l'uomo, l'aquila, il leone ed il toro alato.

    CHHANDAS (dal sanscrito). Aspetto oggettivo del processo di acquisizione della conoscenza.

    CHIARAUDIENZA. Vedasi: Chiarudienza.

    CHIAROVEGGENZA. È una facoltà che permette di "vedere" le cose che vi sono nei mondi invisibili. Un vero chiaroveggente ha la facoltà di vedere ciò che vuole e come vuole indipendente dal tempo (passato. presente e futuro) e dalla distanza. Esiste anche una chiaroveggenza involontaria, di origine medianica, in cui il soggetto vede quello che capita e non può controllare le sue visioni.

    Nella visione dei fatti il chiaroveggente può vivere il fenomeno come se fosse uno spettatore oppure partecipando al fatto egli stesso. Un fenomeno di quest'ultimo tipo è la Chiaroveggenza viaggiante in cui il protagonista sembra localizzato in un altro luogo che è in grado di descrivere esattamente. La chiaroveggenza è una facoltà assai antica (ne parla già Platone), può essere spontanea oppure avvalersi di mezzi tra cui le carte e la sfera di cristallo sono certamente i più noti.

    CHIARUDIENZA. La facoltà di udire a qualsiasi distanza ed anche le voce di coloro che abitano nei mondi invisibili, tra cui i defunti da poco. È la facoltà che permette di udire suoni oppure delle voci interne che comunicano messaggi, generalmente intelligenti.

    CHIROMANZIA. Divinazione mediante l'osservazione delle linee della mano.

    CHOAN. Letteralmente significa "Maestro". Con tale termine si indicano agli adepti che hanno raggiunto la sesta Iniziazione, uno dei gradi più elevati dell'evoluzione umana. Arrivati a tale livello evolutivo è possibile scegliere fra 7 Sentieri evolutivi, di cui solo uno riguarda la Terra ed il servizio all'umanità.

    CHRESTOS (dal greco). È un termine che anticamente era utilizzato al posto di "Cristo". Con Crestes si indicava un "profeta ispirato": colui che operava miracoli. Va notato che i termini Cristo e Cristiani, che in origine erano Crestos e Crestiani, derivano dal vocabolario del tempio dei pagani. In tale vocabolario Crestos significa, "un discepolo in probazione", un candidato al sacerdozio; che ha superato prove e sofferenze, ed è stato unto (cioè strofinato con olio).

    Una miglior interpretazione da al Cristos il significato di "sentiero"; un sentiero che permette alla personalità di riunirsi con l'Ego o particella divina. Chi ha raggiunto tale meta è divenuto Cristo egli stesso. S. Paolo, in un brano interpretato esotericamente dice: "Io lavoro di nuovo per aiutarvi a creare il Cristo dentro di voi" (Gal., IV. 19).

    CHURNA (dal sanscrito). Letteralmente: "polvere". Si tratta di un composto di una o più spezie mescolate assieme, usate come medicinale o condimento.

    CICLO (dal greco Kyklos). Gli antichi dividevano il tempo in tanti cicli all'infinito; ogni ciclo era di varia durata, e segnava il principio o la fine di qualche evento fisico o metafisico, mondiale o cosmico. Alcuni duravano pochi anni, ed altri un'immensa durata. Ad esempio: il grande ciclo Orfico, che si riferisce all'etnologico mutamento delle razze, durava 120 mila anni e quello di Cassandro 136 mila anni. I moderni astrologhi dovrebbero rivedere queste informazioni degne di tutta la loro considerazione.

    CIRCADIANO. Giornaliero.

    CIT (dal sanscrito). Coscienza pura, Intelligenza pura.

    CLEMENTE ALESSANDRINO. Fu uno di Padri della Chiesa, di pensiero neoplatonico e discepolo d'Ammonio Sacca. Visse tra il secondo e il terzo secolo d.C. in Alessandria e scrisse anche alcune opere.

    CLEROMANZIA. Lancio delle sorti affine alla divinazione con i dadi, ma servendosi solo di sassi o altri oggetti, spesso di colori diversi.

    CODICE NAZARENO - CODEX. È il codice seguito dalla setta precristiana dei Nazareni di cui fa parte anche il "Vangelo secondo Matteo" in lingua ebraica. Plinio e Giuseppe ne parlano dicendo che dimoravano sulle sponde del Giordano 150 anni a C. ("Arzt. Jud.", XIII, pag. 9). Siccome nel "codex" si trovano alcune vedute filosofiche e dottrinali di Bardesano si pensa che costui possa esserne il compilatore.

    COGNIZIONE. Conoscenza.

    COLLEGIO DI RABBINI. Fu il più famoso collegio babilonese durante i primi secoli del Cristianesimo.

    CORPI (eterico, astrale, mentale e causale). Vedasi: Costituzione dell'uomo.

    COSCIENZA COLLETTIVA. La coscienza con qualità e caratteristiche universali comune a tutti gli esseri umani. Questa coscienza permette agli esseri umani di potersi comprendere e comunicare.

    COSTITUZIONE DELL'UOMO. La Filosofia Esoterica ci insegna che l'uomo è uno spirito, creato a immagine e somiglianza di Dio che, per fare le necessarie esperienze, "scende" nella materia rivestendosi di corpi, o veicoli, sempre più grossolani, finché si ritrova "coperto" dal corpo fisico che tutti conosciamo.

    In totale i corpi dell'uomo sono sette. Partendo dal corpo fisico troviamo il doppio eterico e quindi il corpo astrale o emotivo e quindi quello mentale inferiore (la mente). Appena più sopra troviamo il corpo mentale superiore, detto anche "corpo causale" o "anima" che, con gli altri veicoli ancor più sottili, rappresenta la parte immortale dell'uomo.

    4. corpo mentale superiore o causale, dove risiede il principio divino o Anima.

    3. corpo mentale inferiore,

    2. corpo astrale,

    1. corpo fisico e doppio eterico.

    L'insieme del corpo fisico con doppio eterico, corpo astrale e mentale, durano solo per una vita e costituiscono quella che viene definita la "personalità". Il corpo causale raccoglie in sé le esperienze di ogni vita e crea i presupposti per la nascita futura. In questo modo può avvenire l'evoluzione individuale perché, vita dopo vita, ci si ritrova sempre più ricchi di esperienze.

    Il ricordo di ciò che abbiamo fatto nelle vita passate è giustamente coperto dall'oblio perché potrebbe disturbare lo svolgersi della vita attuale. Ciò che conta, infatti, non è il ricordo di cosa abbiamo fatto nelle vite passate ma ciò che vi abbiamo imparato e sperimentato. (Vedasi anche: Mondi sottili e Rinascita).

    CREATIVITA'. Facoltà di creazione.

    CRIPTESTESIA. Premonizione (vedi), divinazione (vedi).

    CRIPTOMNESIA. Memoria latente.

    CRIPTOSCOPIA. Vedasi: Chiaroveggenza.

    CRIPTOSTESIA. Percezione latente.

    CRISNA. Vedasi: Krishna

    CRISTALLOMANZIA. Divinazione mediante l'osservazione del cristallo.

    CRISTIAN SCIENCE (Scienza Cristiana). Scuola di pensiero fondata nei primi '900 da Mary Baker Eddy con indirizzo filosofico-terapeutico. Il principio di base postula che vi sono due menti: una umana o mortale ed una divina. Dalla prima nascono i problemi, le disarmonie, le imperfezioni e le malattie. È perciò necessario togliere la possibilità di creare problemi alla mente mortale affermando sempre e comunque la perfezione che sussiste dietro alle illusione che la materia propone in ogni momento.

    Pertanto, in presenza di una malattia, lo scientista cristiano afferma: "Io sono stato fatto ad immagine e somiglianza di Dio, Dio è perfetto e pertanto io sono perfetto. Dio è tutto, Dio è bene e perciò Tutto è bene. Di conseguenza io sono sano e perfetto!".

    CRISTO. Vedasi: Chrestos.

    CROCE. La forma della croce usata sul Calvario era già conosciuta e usata dai religiosi migliaia di anni prima della nostra era. Faceva parte di vari rituali in Egitto, Grecia, Babilonia, India, Cina, Messico e Perù. Il Tau è la forma di croce più antica e quella ansata si trova nelle mani di molte divinità, comprese Baal e Astarte fenicia. La croce uncinata, o Svastica indiana, è stata ritrovata nelle fondazioni più antiche di Troia ed anche fra i resti delle antichità etrusche e caldee.

    Troviamo la croce ansata sulle monete di Tarso, e la croce maltese (con i bracci a triangolo) sul petto dei Re assiri. La croce del Calvario, così comune in Europa, la ritroviamo anche sul petto delle mummie e veniva sospesa intorno al collo dei Serpenti sacri dell'Egitto.

    CRONESTESIA. Sensazione del tempo.

    CULTO FALLICO o adorazione del sesso. È il culto riservato a quegli Dei e quelle Dee che, come Siva e Durga in India, simbolizzano rispettivamente i due sessi.

    DARSANA (dal sanscrito). Letteralmente "dimostrazione". Si tratta delle sei scuole della filosofia indiana il cui scopo comune è l'evoluzione. Questi sistemi filosofici sono:

    1. Nyaya, il sistema elaborato da Gotama, analizza la correttezza del procedimento per ottenere conoscenza ed è chiamato anche Scuola Logica;

    2. Vaisheshika, elaborato da Kanada, analizza le qualità speciali che differenziano un oggetto dagli altri oggetti;

    3. Sankhya, elaborato da Kapila, significa letteralmente "ciò che riguarda il numero". Questo sistema sostiene che la conoscenza di un oggetto non sarà completa senza la conoscenza dei suoi componenti: nella sua analisi della vita e della creazione, fissa 25 categorie che si collocano alla base del processo di evoluzione cosmica;

    4. Yoga, elaborato da Patanjali, il cui scopo è quello di acquisire la conoscenza tramite la percezione diretta. La meta dello yoga, ossia l'unione, può essere raggiunta seguendo i princìpi dell'astanga yoga, le otto tappe per realizzare l'armonia perfetta;

    5. Karma mimansa, elaborato da Jaimini, si occupa dell'attento studio dell'azione, dato che l'azione è alla base dell'esistenza e dell'evoluzione dell'individuo;

    6. Vedanta, conosciuto anche come uttara mimansa e attribuito a Vyasa, autore del Bhagavad Gita, è l'ultimo sistema filosofico e il più evoluto. Il vedanta spiega il rapporto tra la realtà assoluta (Brahaman) e l'aspetto relativo, manifesto della vita introducendo il principio del maya: maya è ciò che non è, una sorta di illusione che fa apparire il Brahaman nel mondo manifesto, senza tuttavia coinvolgerlo.

    DATTILOMANZIA. Antica forma di radiestesia, in cui un anello appeso a un filo indicava parole e numeri con le sue oscillazioni.

    DEFUNTI. Dicesi di coloro che hanno deposto il corpo fisico. Dall'aldilà possono inviare correnti benefiche a tutti coloro che hanno lasciato in basso per aiutarli e proteggerli, ma non ritornano mai verso di loro, non scendono mai al loro livello, come molti immaginano. Dal momento che sono morti, sono molto lontani dalla terra e non ritornano.

    Direte: "Ma allora come avviene che gli spiritisti credono di entrare in comunicazione con certi personaggi illustri del passato?". No, in realtà non è con loro che comunicano, ma con gli spiriti erranti (vedi) o i baronti (vedi). Per maggior dettagli vedasi: Medianità.

    DEISTA o TEISTA. Così viene definito colui che pur ammettendo la possibilità dell'esistenza di un Dio o di più Dei, non accetta il fatto che si possa conoscere qualcosa dell'uno o degli altri.

    DEMONE o DAIMON (dal greco). Negli antichi classici questa parola veniva usata con lo stesso significato di "angelo" o "genio". Per Socrate il "demone" rappresentava la parte incorruttibile dell'uomo che i Teosofi chiamano Ego. Per la Chiesa cristiana i demoni sono le creature che, nell'inferno cristiano curano le anime dei dannati e sulla scena del mondo lavorano per portare più anime possibile all'inferno di cui sopra. Nell'antichità si distinguevano tra il demone buono (agatodemone, genio, angelo) o quello malvagio (cacodemone, diavolo).

    Vi furono dei filosofi che, con buone ragioni, cercarono anche di fare una precisa distinzione al fine di chiarire le molte specie di demoni (vedi Il Regno degli Dei, di Godfred Houdson, Bresci Editore).

    DEMONOMANZIA. Divinazione ottenuta mediante l'aiuto dei demoni.

    DERVISH. Dicesi di un asceta musulmano turco o persiano che spesso vide come un nomade e raramente si ritrova in una comunità. A causa della loro abilità nella danza sono anche chiamati "Incantatori danzanti". Sono considerati molto austeri ma non si infliggono punizioni come invece fanno i fachiri, pure musulmani. Non si devono neppure confondere i Dervish con il sanyasi o yoghi indù.

    DEVA o ANGELO (dal sanscrito). Significa "Essere risplendente" in quanto deriva da dev = risplendere. I Deva sono suddivisi in 33 gruppi e se ne contano a milioni (vedasi "I Maestri parlano degli Angeli", Ed. Synthesis) ed abitano nei tre Mondi sottili sopra di noi.

    DEVACHAN (dal sanscrito). Viene così chiamato lo stadio in cui l'anima rimane tra una vita terrena e l'altra.

    DEVATA (dal sanscrito). Nel processo del conoscere è il mezzo di conoscenza che mette in relazione il soggetto con l'oggetto.

    DHARANA (dal sanscrito). La "concentrazione", sesto mezzo nello yoga di Patanjali.

    DHARMA (dal sanscrito). Legge morale e spirito della religione: la forza invincibile della natura che sostiene l'intera creazione.

    DHATU (dal sanscrito). Letteralmente "che entra nella formazione della struttura fondamentale dell'intero organismo", o "che sostiene il corpo". I dhatu sono i costituenti fondamentali dei tessuti, definiti anche come sette costituenti corporei: rasa, rakta, mamsa, meda, asthi, majja, shukra, (chilo, sangue, carne, grasso, ossa, midollo, seme).

    DHYANA (dal sanscrito). Meditazione, settima parte dell'astanga yoga.

    DHYAN CHOHAN (dal sanscrito). Sono le deità più elevate i "Signori di luce" che corrispondono alle Gerarchie Superiori degli Angeli della Chiesa cattolica.

    DIANOIA (dal greco). Vedasi Logos.

    DINACHARYA (dal sanscrito). Routine igienica quotidiana secondo l'Ayurveda, comprendente pratiche fisiche e di igiene mentale.

    DINASTIE. Vengono così chiamate le successioni delle classi regnanti ai primordi dell'umanità. All'inizio i popoli erano governati da dinastie divine (probabilmente esseri venuti da altri pianeti) poi, con lo sviluppo di esseri umani con le dovute capacità, vi furono le dinastie umane di qui i Faraoni sono un classico esempio.

    DIO. Il Supremo creatore che, secondo l'esoterismo, possiede tre Aspetti:

    1° aspetto: la Volontà con cui Dio dà vita a tutto ciò che ha ideato (il Padre).

    2° aspetto: Amore-Saggezza con cui risveglia la "coscienza di gruppo" nell'uomo, al fine di promuovere unione, fusione e sintesi (il Figlio).

    3° aspetto: Attività Intelligente con cui porta a compimento la propria Volontà (lo Spirito Santo).

    DIRETTIVITA'. In pedagogia, metodo di trasmissione dell'informazione imposta, che mantiene gli allievi nella dipendenza del "maestro" e della sua dottrina.

    DISCEPOLO. Dicesi di un Aspirante che ha raggiunto un livello evolutivo che gli permette di pensare ed agire sotto la guida della sua propria Anima ed allo scopo di servire il Piano di evoluzione dell'umanità.

    DISTACCO. Stato in cui si è in grado di osservare se stessi e la vita in modo impersonale. Non si deve confondere con l'indifferenza che viene vissuta senza alcun interesse. Qui un interesse è ben presente: cercare di staccarsi dalla materia per servire sempre più le motivazione che arrivano dall'Anima.

    DIVINAZIONE. L'arte di indovinare il futuro, ne fanno parte la sfera di cristallo ed i Tarocchi (vedi).

    DOSHA (dal sanscrito). Forze fondamentali che controllano le attività umane e la struttura corporea. Sono tre: vata, pitta, kapha, termini sanscriti tradotti con "vento", "bile", "flemma", che non esprimono la vasta portata del loro significato.

    DOTTRINA DELLA RINASCITA. Vedasi: Rinascita.

    DOTTRINA DELLA REINCARNAZIONE. Vedasi: Rinascita.

    DOTTRINA SEGRETA. Titolo di una serie di volumi, scritti da Helena Petrovna Blavatsky, alla fine del 1800, che per la prima volta misero l'occultismo alla portata di tutti. Sono attualmente pubblicati dalle Edizioni Adyar, Settimo Vittone (TO). (Vedasi anche: Società Teosofica).

    DOPPIO ETERICO. Vedasi: Costituzione dell'uomo.

    DRAGO (dal greco). Si tratta di un mostro preistorico, coperto di scaglie ed ora estinto. Nell'antico Egitto quella che allora era la stella polare veniva chiamata "La Stella del Drago".

    I popoli antichi, nelle citazioni del Sole mettevano pure il Drago, considerato come simbolo della Saggezza, così come Thot ed Ermete. I sacerdoti di Egitto e della Babilonia si qualificavano sia come "figli del dio serpente" che come "figli del drago". Anche i Drudi delle regioni celto-britanniche affermavano: "lo sono un Serpente, Io sono un druido", in quanto entrambi erano simboli della Saggezza, Immortalità e Rinascita.

    DRAVYAGUNA (dal sanscrito). Letteralmente qualità della materia. Si tratta della scienza che utilizza le piante medicinali a scopo terapeutico.

    DRUIDI. Veniva così chiamata una casta sacerdotale che fioriva in Britannia e nella Gallia. Era formata da iniziati che, a differenza di molti altri ordini, ammettevano anche le donne nel loro ordine sacro e conferivano loro le iniziavano nei Misteri della loro religione. Essi non affidarono mai la loro sacra dottrina, esposta in versi, alla carta scritta, in quanto erano tenuti ad impararli a memoria.

    Secondo la descrizione, fatta da Cesare, la loro istruzione richiedeva vent'anni per essere completata. Essi non utilizzavano immagini o statue per rappresentare i loro dei, infatti la religione celtica considerava una bestemmia rappresentare qualunque deità, sia pure di carattere minore, con una forma umana.

    Sebbene i cristiani greci e romani li considerassero come "pagani" avrebbero fatto molto bene ad apprendere i loro tre principali comandamenti, ovvero: 1. obbedienza alla divina legge; 2. solidarietà per il Benessere dell'umanità, 3. sopportazione con fermezza delle avversità della vita.

    DZYN o DZEN o DZYAN (dal tibetano). È una corruzione della parola sanscrita Dhyan e Jnana: Saggezza o Conoscenza Divina. È giusto notare che nella lingua tibetana il verbo apprendere si dice "dzin".

    continua QUI

    Edited by †Vampyr_Empress† - 9/12/2010, 21:53
     
    Top
    .
0 replies since 10/12/2009, 12:15   400 views
  Share  
.